L'intervento interessa i prospetti relativi alla corte di un edificio ad uso industriale, edificato negli anni settanta, posto a ridosso di un'importante via di comunicazione. La volontà della Committenza è quella di voler risolvere l'attuale situazione di degrado delle facciate causata, principalmente, dalla mancanza di sporti a protezione della stessa e da una cattiva progettazione di tutti gli elementi di dettaglio, quali scossaline, cornici e davanzali i quali, soggetti agli agenti atmosferici, danno luogo a fenomeni di percolazione che danneggiano la facciata stessa. Alla luce di tali considerazioni, l'intervento si propone di risolvere le questioni tecniche sovra citate, enfatizzando la natura e la vocazione industriale dell'edificio. Nel concreto si è deciso di proteggere il prospetto mediante l'installazione di un rivestimento in lamiera grecata di alluminio, che asseconda l'andamento della facciata senza modificarne la sagoma né l'altezza. Tale fascia, agganciata al muro esistente, ad una distanza che non supera i venti centimetri, oltre che proteggere l'edificio dona unitarietà alla corte centrale, definendo una bipartizione materica del prospetto. La fascia a terra (che si conclude ad un'altezza di tre metri circa, alla quale viene applicato un rasante e successivamente pitturata color blu scuro) risulta essere più resistente ad eventuali urti in fase di manovra dei camion in entrata, dedicati al trasporto delle merci, oltre che essere più adatta, rispetto alla lamiera metallica, al contatto con l'uomo. Le finestre poste al piano terra non presentano cornice bensì solo un davanzale e delle inferriate di color grigio antracite. Per quanto riguarda il vero e proprio attacco a terra, esso è definito dalla realizzazione di uno zoccolo in calcestruzzo con geometria studiata per evitare il ristagno dell'acqua piovana ed il successivo contatto con la parete esterna dell'edificio esistente. Come già accennato, la fascia alta è costituita da una "pelle grecata" in alluminio posata in verticale in modo da agevolare lo scorrimento delle acque piovane, essa è, inoltre, segnata orizzontalmente, da elementi continui, sempre in alluminio, che interessando tutti i prospetti ne dettano la tripartizione verticale (basamento - corpo - coronamento). Oltre agli elementi poc'anzi descritti, il rivestimento presenta, in corrispondenza della struttura esistente in calcestruzzo armato, delle lesene verticali che riportano alla memoria gli echi di un'Architettura Classica ancora possibile. Prestando particolare attenzione ai dettagli è possibile notare che tutti gli elementi metallici sono stati modellati per rispondere a questioni tecniche ma anche di carattere architettonico. Le pieghe o rinforzi, presenti ai bordi delle lesene e dei cornicioni orizzontali hanno lo scopo di irrigidire il foglio metallico di rivestimento, rendendolo meno soggetto alle deformazioni e, nello stesso tempo, disegnano una "decorazione costruita" elevando il mero fatto tecnico a fatto architettonico. Le finestre interessate dal nuovo rivestimento metallico presentano delle nuove cornici "svasate", che sporgono rispetto al filo di facciata, consentendo un maggiore ingresso della luce negli ambienti interni. Per quanto riguarda gli ingressi è prevista la realizzazione di piccoli portali, sempre in metallo color grigio antracite, che hanno la funzione di creare un luogo coperto per agevolare la sosta, l'entrata e l'uscita dall'edificio in caso di pioggia. In breve, si tratta di un intervento di rinnovamento dell'immobile esistente che cerca, attraverso materiali semplici, di recuperare e mettere in scena il significato dell'edificio.