EDIFICIO SPERIMENTALE DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA IN ITRI (LT)
(aprile 2009)

Nella progettazione dell'edificio ci siamo impegnati affinché alcuni pensieri simbolici dell'edilizia ecologica come sviluppo equilibrato e sostenibile del territorio e dell'ambiente urbano venissero rispettati e trasferiti nel progetto. Innanzi tutto il tema della permeabilità del suolo e della morfologia del terreno: il lotto di costruzione mantiene il 56% di terreno permeabile e l'andamento naturale del suolo è confermato nella zona nord, dove, allineato con via Enrico Toti è collocato l'ingresso carrabile che conduce al parcheggio sito al piano interrato posto all'interno del sedime della stessa casa. L'edificio si presenta suddiviso in tre blocchi: un corpo compatto, alla testa dell'edificio, che contiene gli appartamenti da 45 mq; il taglio della scala e ascensore; ed il corpo delle varie abitazioni. All'ultimo piano 2 appartamenti si alternano con tetti piani sui quali trovano posto le strutture per il collocamento di 30 mq di pannelli solari termici. Sulla copertura dell'edificio sono stati posizionati i 68 mq di pannelli fotovoltaici, rivolti a Sud secco, così da garantirne la massima resa. Il progetto è fortemente influenzato dall'immagine di Itri e dell'imponente rocca medievale. Abbiamo voluto evocare alcuni elementi architettonici: i contrafforti, che abbiamo riproposto nei setti inseriti a nord come sostegno ai ballatoi, col compito strutturale ma anche architettonico di ritmare la facciata; la torre ed il campanile, riproposti nell'immagine verticale dell'ascensore che si stacca dalla facciata diventando un punto di riconoscimento dell'edificio; ed il bastione, soluzione riproposta nel nostro edificio sul fronte est, lungo via Totti. Questi elementi sono realizzati mediante struttura in calcestruzzo armato rivestita con mattoni faccia a vista a differenza delle restanti parti dell'edificio che risultano realizzate mediante prefabbricazione in legno. Come già anticipato, il fronte nord è disegnato dal ballatoio di distribuzione che consente l'accesso alle varie residenze. Il ballatoio è la scelta tipologia più idonea a garantire un doppio affaccio a tutti gli alloggi perché evita, per ottenere la stessa qualità abitativa, di inserire il moltiplicarsi di collegamenti verticali (scale e ascensori) contenendo il peso economico altrimenti troppo oneroso per le indicazioni del bando. Grazie ai materiali costruttivi indicati (struttura in legno, isolanti in pannelli di legno senza colle, pannelli in cartongesso naturale, soffitti in legno esenti da emissioni di sostanze tossiche) viene garantito lo scambio igrotermico, il controllo dei fenomeni di condensa, la regolazione dell'umidità interna ed il ricambio dell'aria per osmosi. La porosità dei materiali di finitura, lo strato fono-assorbente posto nelle solette tra i vari piani e tra le pareti divisorie degli alloggi, l'isolamento delle tubazioni di adduzione e di scarico, controllano la trasmissione dei rumori contribuendo ad una migliore qualità della vita. Costruttivamente il sistema di elementi rigidi in calcestruzzo armato quali: basamento, vano ascensore, setti dei ballatoi e struttura portante della testata, collaborano con la costruzione in legno offrendo sicurezza statica e comportamento antisismico all'edificio. La costruzione in legno è progettata con pannelli multistrato di tavole incrociate in legno di Abete (X-Lam). Caratteristica di questo sistema è l'impiego di elementi massicci piani con funzione portante. Le pareti, i solai e le coperture sono realizzati in fabbrica, su progetto esecutivo, e montati in cantiere con una tecnica di assemblaggio a secco tramite l'utilizzo di angolari in acciaio e viti. E' stato scelto tale sistema costruttivo perché utilizza poche colle e ha una maggiore massa ed inerzia termica, rispetto agli altri prodotti derivati dal legno, che lo rendono particolarmente adatto al clima locale. Tutti gli isolanti saranno montati a secco, senza l'uso di colle, al fine di garantire il disassemblaggio degli elementi costruttivi in caso di modifiche e/o di dismissione dell'edificio. L'apporto energetico dato dal solare fotovoltaico è risolto collocando i pannelli sulla copertura dell'edificio, vincolati ad una griglia che permette di posizionare i vari elementi fotovoltaici perfettamente perpendicolari con il sud, dando origine ad un andamento disassato rispetto alla facciata posta a ventisei gradi sud sud-ovest. La griglia permette inoltre di distaccare dal tetto piano il pannello mantenendolo così areato e contenendo i fenomeni di sovra-riscaldamento. La costruzione rientra in Classe Energetica A+.

Collaboratori gruppo di Concorso: Emilia Arch. Costa, Giovanni Ing. Zammori, Elisabetta Arch. Pisati.