RISTRUTTURAZIONE RUSTICO IN TRAREGO (VCO)
(aprile 2013)

Il progetto prevede la sistemazione di un rustico sito in Trarego, collocato sulla sponda ovest del Lago Maggiore, in una zona dalla vista panoramica privilegiata, poco distante dal centro abitato di Cannero Riviera. Al conferimento dell'incarico l'immobile, realizzato interamente in pietra, si presentava in uno stato di abbandono, con la copertura parzialmente crollata e gli interni fatiscenti. L'intervento prevede la ristrutturazione dell'intero immobile: sopraelevazione della copertura, rifacimento del solaio interno e realizzazione di nuove aperture sui prospetti esistenti (in aderenza alle nuove esigenze dettate dalla ridistribuzione degli ambienti interni). A seguito di un'attenta analisi, le murature in sasso (aventi spessore medio di circa sessanta centimetri) risultavano in buone condizioni e le bucature esistenti rispondevano al carattere materico-strutturale dell'edificio, il quale non permetteva grandi vuoti per motivi di statica. Il volume dell'abitazione è di due piani, di cui il primo risulta parzialmente contro terra a nord e libero da impedimenti visivi a sud (in corrispondenza della vista del Lago). Preso atto del carattere dell'immobile si è deciso di operare tutelando l'edificio esistente e sovrascrivendo il "nuovo" con un linguaggio ed un materiale che consentisse di completare l'opera senza perderne la storia. Secondo questo principio, il nuovo intervento è costituito da un telaio strutturale in legno a vista in netta contrapposizione con le pareti in pietra esistenti; varie le motivazioni, tra cui: il "peso architettonico" del nuovo manufatto, la coerenza con le soluzioni storiche locali (murature in pietra ed elementi leggeri in legno) e questioni di carattere ecologico - ambientale. Definita l'importanza della struttura a vista, capace di raccontare il funzionamento statico dell'edificio e di generare un senso di unitarietà al nuovo intervento, si è passati alla definizione delle chiusure opache e trasparenti assecondando il principio delle visuali panoramiche ma soprattutto quello bioclimatico. Le nuove aperture si concentrano prevalentemente sul fronte sud e vengono generate dal nuovo sistema costruttivo in legno, così che il muro in pietra possa mantenere la propria natura, in modo da evitare improbabili aperture talvolta sorrette da celati artifici tecnologici. Per quanto riguarda la ridefinizione degli spazi interni, si è intervenuti inserendo una scala nel cuore dell'edificio distribuendo, e contestualmente dividendo, i due locali giorno al piano terra ed i due locali notte al primo piano. La sagoma del solaio interno arretra rispetto alla parete finestrata, generando una doppia altezza con conseguente aumento della luce nella zona pranzo. La realizzazione di un cappotto interno consente un miglior bilancio energetico, eliminando, inoltre, l'umidità derivante dalla porzione di edificio posto contro terra. In fine, il tetto (progettato con travi in legno a vista) e la "lama metallica" (posata con il metodo della doppia aggraffatura), risultano essere il coronamento di questa casa isolata posta tra cielo e terra.