AGRITURISMO NEL PARCO SAN GENESIO IN OLGIATE MOLGORA (LC)
(A.A. 2005/2006)

In Olgiate Molgora è possibile evidenziare due realtà importanti che caratterizzano l'intero territorio: la zona urbana ed il Parco Naturale San Genesio. La prima realtà si concentra nel cuore del Comune, in prossimità delle grandi vie di comunicazione, il parco, invece, si sviluppa nella fascia nord del paese, divenendo l'elemento più forte e caratteristico del luogo. A seguito di un'analisi territoriale sono state scelte come zone di progetto le aree di frangia tra la città ed il Parco. Nello specifico, il nostro progetto prevede la riqualificazione di un insediamento agricolo esistente servito da strade carrabili collegate al paese e nello stesso tempo da sentieri naturalistici che conducono nel Parco. Preso atto dello stato dei luoghi e valutata attentamente la vocazione del complesso, si è deciso di convertirlo in agriturismo, costituito oltre che da zone collettive anche da residenze temporanee. L'intervento, quindi, si propone come progetto di conservazione/riuso e ampliamento dell'esistente con l'obiettivo di realizzare un unico organismo architettonico. Gli edifici sottoposti al riuso sono sostanzialmente due: il primo, completamente intonacato, si sviluppa su tre piani fuori terra con tipologia a ballatoio. Il secondo (fienile) è costituito anch'esso da tre piani fuori terra ma risulta accessibile per mezzo di una piccola scala interna in legno. Le integrazioni agli edifici poc'anzi descritti si sono limitate alla chiusura del ballatoio e del balcone (esposti a sud) mediante telaio in legno tamponato in vetro, mantenendo gli accessi porticati al piano terra. Anche gli edifici progettati ex novo sono due: il primo accoglie le unità abitative temporanee ed il bar (che funziona come una serra in grado di auto scaldarsi e scaldare le abitazioni soprastanti), il secondo è un'aula polifunzionale. Per la giacitura di questi due nuovi volumi ci siamo basati sull'impianto determinato dalle strutture esistenti, generando una corte aperta a sud verso il paese. L'edificio degli alloggi è orientato con il prospetto principale verso sud, in modo da poter usufruire del massimo apporto solare. Ogni singola stanza è identificabile in prospetto ed è definita da un volume in legno con copertura a capanna. La struttura (telaio in legno) è visibile dall'esterno ed assume il ruolo di elemento ordinatore. La riduzione delle stanze ad oggetti finiti ed autonomi determina dei luoghi riconoscibili aventi carattere di strutture temporanee. Il richiamo è volutamente quello della casa, l'iconografia infantile della casa " ...la piccola casa, capanna, cabina si conformava e deformava nel luogo e nelle persone e niente poteva sostituirle o sottrarle a questo carattere privato, quasi di singolo... e questo rapporto ritornava anche in senso lontano nei racconti dei contadini riuniti nelle stalle..." (A. Rossi, "Autobiografia scientifica"). Per quanto riguarda il secondo nuovo edificio, esso può essere sede di riunioni o semplicemente luogo di svago dal quale è possibile vedere la piazza e la natura circostante. Esso riprende l'orientamento del corpo esistente, staccandosi fisicamente dagli altri edifici ma contribuendo, comunque, alla definizione della corte aperta. La tipologia è quella dei capanni auto costruiti, diffusi su tutto il territorio di Olgiate Molgora e la struttura è a telaio in legno, prevalentemente tamponato in vetro. Le vetrate sono totalmente apribili al fine di consentire una ventilazione naturale interna, ed il prospetto sulla corte presenta dei pannelli scorrevoli in legno che fungono da schermature solari durante il periodo estivo. Il progetto fonda la propria poetica sul contrasto tra creazione umana ed ambiente naturale, utilizzando forme geometriche ben determinate e regole costruttive chiare, con l'intento di utilizzare le strutture esistenti come riferimenti ancora vivi e pronti ai cambiamenti. Per quanto riguarda gli apporti energetici demandati all'utilizzo di tecnologie integrate all'architettura si è pensato di realizzare tre torri tecnologiche a sezione triangolare, che presentano sul fronte esposto a sud dei collettori solari composti da tubi sottovuoto in grado di captare l'energia solare dedicandola alla produzione di acqua calda sanitaria e riscaldamento.