L'immobile è sito nel Comune di Cologno Monzese in provincia di Milano. Il tema del progetto è la riconversione di un sottotetto adibito ad uffici, in alloggi minimi (zona letto/studio e bagno) facenti capo ad un unico ambiente collettivo posto nel cuore dell'immobile (zona pranzo/cucina). Le caratteristiche tipologiche dell'insediamento sono proprie delle strutture abitative sperimentali per studenti, ai limiti delle soluzioni di tipo "cohousing". Gli alloggi sono mediamente pensati per ospitare due persone; sono costituiti da bagno, zona notte con scrivania integrata, divano ed armadiature fisse (in due casi sono presenti cabine armadio). La soluzione di arredo mira ad integrare i mobili con le pareti, "presupposto per una economia di spazio nell'alloggio è quello di incassare nelle pareti tutti gli armadi... dobbiamo bandire qualsiasi elemento di casualità dell'arredamento. In futuro gli unici mobili trasportabili a cui provvedere dovranno essere letti, sedie e tavoli" (L. Hilberseimer 1927). La sala comune si dispone sull'asse d'ingresso e presenta una copertura a doppia falda. Le due cucine ad "elle" ed il tavolo da pranzo danno luogo ad un'isola, posta in corrispondenza del pilastro centrale. Sui lati corti della sala è possibile identificare le due grandi dispense a muro (che ricalcano la parete a doppia falda), le quali, oltre che a fungere da capienti contenitori, nascondono gli accessi alle camere protette da due porte (in modo da garantire una maggior privacy). La luce e la ventilazione sono garantite dalla presenza di quattro aperture esistenti (due finestre e due portefinestre che affacciano sul terrazzo) e dalla realizzazione di lucernari nella copertura.
Collaborazione: Arch. Kinsy Judy Mary Gaspari